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Benvenuti al nuovo appuntamento con il Cineforum di Rizza

Ricordiamo che per l'ingresso al cinema è sempre necessaria la mascherina FFP2, come da nuove disposizioni di legge. Viene richiesta anche l'esibilizione del green pass rafforzato (ovvero ottenuto per vaccinazione o guarigione) a partire dai 12 anni di età. 

La sala è igienizzata ad ogni proiezione e sono previsti percorsi di ingresso e uscita in modo da non creare assembramenti e consentire il distanziamento.

Da parte nostra il consueto impegno per garantire la fruizione degli spettacoli in tutta sicurezza!

Vi aspettiamo anche Sabato 5 e Domenica 6 febbraio con il film Spider-Man: No Way Home.

Lo Staff di Cinema Teatro Rizza

14° film della rassegna Cineforum di Rizza

La signora delle rose

Regia:  Regia di Pierre Pinaud

Cast: Catherine Frot, Melan Omerta, Fatsah Bouyahmed, Olivia Côte, Marie Petiot

Genere: Commedia

Durata: 105 minuti

Date e Orari

Tessere Cineforum oppure Biglietto € 6.50

"La Signora delle rose è un’ode alle cose da farsi in modo antico, alla bellezza da ricercarsi attraverso la lentezza, per i fiori come per l’arte e per la vita di tutti i giorni."

SINOSSI

Eve Vernet è stata per anni la più grande coltivatrice di rose di Francia. Oggi però si trova sull’orlo della bancarotta e la sua azienda è sul punto di essere acquisita da un potente concorrente. Vera, la sua fedele segretaria, le prova tutte per tentare di salvare la situazione e alla fine crede di poter trovare una soluzione rivolgendosi ai servizi sociali e assumendo tre dipendenti senza alcuna esperienza nel settore… Fra le mille difficoltà, si imbarcano insieme in un’avventura davvero unica per salvare la piccola azienda.

Aspettando la proiezione

La signora delle rose è una commedia francese, il secondo film del regista Pier Pinaud, presentato allo scorso Taormina Film Festival. 
La protagonista (interpretata dalla bravissima Catherine Frot) ha un grande talento: è una creatrice di stupende rose da competizione, un'attività che ha ereditato dal padre.  
Il film è un classico e sincero matrimonio di toni da commedia e sentimentalismo che cattura l'essenza del cinema francese più tradizionale. A renderlo unico è proprio la sua protagonista, Madame Eve Vernet, che continua a prendersi cura delle sue rose e che resiste con grande determinazione e perseveranza nonostante le difficoltà, perché per lei c'è sempre una soluzione
Il film insiste sul tema della sensibilità legandolo ad un processo - quello dell'ibridazione delle rose - che, paradossalmente, ci rimanda immediatamente ad un immaginario chimico e scientifico. Quando parliamo di ibridazione, infatti, lo scenario che ci prefiguriamo è quello del laboratorio, in cui si studia il miglior tipo di unione possibile con un metodo scientifico ed artificiale. Eppure, l’ibridazione è, da sempre, effettuata manualmente e il suo risultato è tutt’altro che prevedibile. Anzi, è piuttosto l’esito di un’operazione in cui intervengono numerosi fattori. Il contesto e l’attenzione ricevuta dalla rosa sono solo alcuni degli addendi necessari per creare il giusto profumo, il corretto numero dei petali, il colore più vivido e la robustezza adeguata.
La delicata commedia di Pinaud si concentra proprio su questa imprevedibilità del processo di ibridazione, mettendola in relazione con la grande incognita dei figli e dell’atteggiamento più adatto nel crescerli. Al centro di questa doppia incognita, si trova Eve e la sua piccola azienda floreale. 
Pinaud cattura con grande sensibilità e grazia le rose curate e cresciute amorevolmente da Madame Vernet. Quella della donna è una produzione semplice e casalinga frutto dell’amore con cui si occupa della sua unica famiglia. Le rose, in questo senso, sono la metafora perfetta per rappresentare i figli che la protagonista non ha mai avuto. Eve non ha figli ma, il non avere figli non le impedisce di saper essere madre, più di chi nel film lo dovrebbe essere realmente, infondendo amore, speranza e coraggio alle persone che la circondano così come alle sue rose. La missione della donna durante il corso del film, diventa, quindi, accompagnare i tre stagisti che l'accompagneranno nella sua avventura (in particolare il ragazzo) in un processo di crescita, alla scoperta delle proprie capacità celate. Pinaud sembra dirci che crescere i propri figli non significhi produrre un ibrido perfetto, da gettare nella società. Essere genitori vuol dire amare e curare le proprie rose, o meglio, i propri figli fino alla loro definitiva fioritura/crescita. Ecco che essere genitori è anche inseguire e coltivare la bellezza celata ma pronta ad esplodere, al momento opportuno, in una meravigliosa fioritura.
E una volta sbocciati, i figli “devono poter inseguire i propri sogni, con la consapevolezza che, se rimarranno delusi, sapranno sempre dove hanno lasciato casa".
Questo film delicato e commovente, scalda il cuore ed elogia l'importanza di aver cura delle proprie passioni, delle persone, della bellezza che nel racconto di questo film prende la forma di questo splendido fiore.
Ci ricorda infine la famosa frase del Piccolo Principe che recita "è il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante".

NOTE DI REGIA

"La signora delle rose è il primo film che ha al suo centro la coltivazione delle rose. Amo i fiori sin da quando ero bambino: avevo circa undici anni quando i miei nonno hanno offerto a me e mio fratello una parte del loro giardino dandoci carta bianca sul da farsi. Avere un pezzo di terra tutto per te da bambino è come un sogno meraviglioso che si avvera! Io e mio fratello abbiamo cominciato subito a immaginare e progettare il nostro giardino ideale, un piccolo Eden da creare a nostro piacimento. Aveva un ingresso, un percorso, una panchina in cui leggere, sognare, riposare o contemplare i fiori, e lungo tutto il percorso una moltitudine di piccole sorprese nella composizione e nella disposizione delle aiuole, prima di arrivare a un grande spazio per far entrare la luce. Credo sia stata quella la mia prima esperienza con le scenografie e la messa in scena! Inconsapevolmente in quel momento è nata la mia passione per i fiori e i giardini, una passione che presto ha cominciato a convivere con il mio secondo grande amore: il cinema. Le due passioni convivono pacificamente perché si nutrono dalla stessa fonte: la ricerca di un'estetica e di una messa in scena [...]“

Pierre Pinaud

Vedi il Trailer

 

TUTTA LA PROGRAMMAZIONE DA SABATO 5 FEBBRAIO 2022

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Domenica 6 febbraio 15:00 e 18:00 

Lunedì 7 febbraio ore 16:30 - 20:30
Martedì 8 febbraio ore 21:00 

Lunedì 14 febbraio ore 

INDICAZIONI PER L'ACCESSO ALLA SALA

 

Informazioni relative alle modalità di fruizione dei film sulla base della normativa attualmente vigente:

Si invita a seguire le indicazioni della segnaletica orizzontale e verticale predisposta per creare percorsi ordinati ed evitare assembramenti.

E' garantita la pulizia e disinfezione della sala ad ogni utilizzo.

Attenzione: la biglietteria apre 45 minuti prima della proiezione (il lunedì pomeriggio apre alle 16:00, 30 minuti prima). 

Vi ringraziamo per la collaborazione e vi auguriamo una buona visione! 

 

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