Ben Hur - Compagnia Teatrale La Moscheta (TEATRO)
Biglietti disponibili anche online https://www.liveticket.it/cinemateatrorizza
Siamo arrivati all'ultimo film in rassegna, La vita è una danza, un film del 2023 tutto da vedere che parla di danza e dell'amore per questa arte con tutte le difficoltà che questo comporta. Il film ha ottenuto otto candidature ai Cesar ed è il nostro modo per salutarvi e darci appuntamento al prossimo Ottobre.
I volontari e il Comitato di gestione del Cinema hanno avuto l'enorme piacere di avervi in sala quest'anno e ricordano a tutti i tesserati che, rinnovando entro il 26 Aprile, potranno godere di condizioni di tesseramento riservate per la prossima stagione 2023/2024 che sarà ancora più ricca con 26 film in programma, due in più che nella presente stagione. Ulteriori informazioni sulle modalità di rinnovo sono disponibili sul nostro sito.
I tesseramenti sono un modo fondamentale per sostenere le attività del cinema e consentire alla struttura di continuare a proporre eventi culturali e di intrattenimento nel nostro territorio. Contiamo su di voi e sul vostro passaparola qualora l'esperienza presso Cinema Teatro Rizza sia stata di vostro gradimento per far crescere il nostro pubblico e, perchè no, anche il gruppo dei volontari di sala!
Regia: Cédric Klapisch
Con: Marion Barbeau, Hofesh Shechter, Denis Podalydès, Muriel Robin
Genere: Commedia/Drammatico
Durata: 117 minuti
Date e Orari
Ingresso con tessera Cineforum oppure Biglietto € 6.50
“L’incanto della fragilità”
SINOSSI
Élise è una promettente ballerina di danza classica di 26 anni che vive a Parigi con il suo fidanzato. Questa sua vita perfetta e con un futuro che sembra già scritto, però, va in frantumi, quando scopre che il suo ragazzo la tradisce e, in seguito, subisce un terribile infortunio durante un'esibizione, a causa del quale le viene comunicato che non potrà mai più ballare. Le cure per guarire fisicamente e soprattutto emotivamente la conducono in Bretagna, dove Elise capisce che può riprendersi grazie all'affetto dei suoi amici e a un nuovo amore. Nonostante il parere dei medici, la ragazza con molta determinazione cercherà ispirazione nella danza contemporanea, nella speranza di poter tornare ancora a muovere qualche passo.
UN FILM PIENO DI PASSIONE
“Approfitta di tutte le vite che la vita ti offrirà” è la citazione che calza a pennello dopo la visione del film. Lo stesso regista ammette di aver voluto focalizzarsi “più sull’idea della passione che del sacrificio”. È infatti pieno di passione il film, nato per raccontare “il piacere profondo di chi balla”, ma per quanto sia una protagonista assoluta, En Corps (questo il titolo originale), non è solo un film sulla danza, non esclusivamente, almeno. Onnipresente sin dai quindici minuti di balletto iniziali – affascinanti anche per i non appassionati per la coreografia nella coreografia che il regista trae dalle riprese aeree delle ballerine sul palco dell’Opera – la danza resta il motore, l’occasione della parabola della (s)fortunata Élise e di una storia che invita all’apertura, all’ottimismo, alla rinascita che offrono le seconde occasioni. Più che in altri casi, qui lo humour presente resta tra le righe, sfuggente, in un’Odissea che permette alla giovane Élise di affrontare il mondo in maniera diversa da quella usuale. Anche le rinunce passate acquistano un senso e forniscono una spinta ulteriore per scoprire nuove possibilità. Tra citazioni e lezioni brevi su sciovinismo e realtà, il montaggio e le riprese la fanno da padroni. Nel raccontarci i diversi tempi che scorrono sullo schermo e la bellezza dei colori e delle emozioni che si sviluppano via via. L’accettazione della giovane è graduale, come anche il raggiungimento del giusto livello di empatia e comprensione dello spettatore, che nonostante una parabola prevedibile, tanto quanto le interazioni e l’evoluzione dei personaggi, non potrà non godersi lo spettacolo messo in scena.
CURIOSITA'
Il regista Cédric Klapisch è da tempo appassionato di danza. Nel 2010 ha diretto un documentario su Aurélie Dupont, ballerina star del Balletto dell’Opera di Parigi, intitolato Aurélie Dupont danse l’espace d’un instant (2010). Ha poi provato a fare un film con lei, ma il progetto è fallito. Ha continuato a dirigere la registrazione di spettacoli di danza, come Quatre chorégraphes d’aujourd’hui à l’Opéra de Paris: Thierrée/Shechter/Pérez/Pite (2018), dove ha incontrato Hofesh Shechter. Durante il lockdown della primavera 2020, ha diretto un cortometraggio, intitolato “Dire merci”, un montaggio di 7 minuti di immagini che i ballerini hanno registrato a casa, diventato virale. Del film dice: “Non condivido quel lato oscuro e doloroso che spesso associamo al mondo della danza. Per molte persone, infatti, la danza classica è associata all’idea di sofferenza. C’è ovviamente del vero in questo: i corpi dei ballerini soffrono come quelli dei grandi atleti. Non nego i sacrifici che richiede. Ma ho preferito focalizzarmi più sull’idea della passione che del sacrificio. Non si può essere ballerini senza essere focalizzati sulla vita, perché ballare è soprattutto uno dei piaceri della vita. La storia del film si basa su un’idea di ricostruzione e rinascita, con il desiderio che ci sia bisogno di andare verso qualcosa di positivo e solare, qualunque siano gli sforzi per raggiungerlo. Potrei dire prevedibilmente che è un film sulla vita, – conclude – un film sul piacere profondo di chi balla e che nutre questo desiderio di elevarsi, di superarsi”.
Marion Barbeau, prima ballerina dell’Opéra di Parigi, fa con La vita è una danza il suo debutto come attrice. Del suo personaggio afferma: “Élise ha le caratteristiche tipiche di una ballerina. È una combattente, una persona fortissima che si è costruita una corazza intorno dopo la morte della madre. Ma il suo infortunio le insegnerà anche a domare le sue debolezze e a convivere con le sue fragilità. Questo è ciò che ho amato di più nella sceneggiatura: il fatto che Élise non si senta mai dispiaciuta per se stessa, nonostante quello che le succede”.
Hofesh Shechter, ballerino, coreografo e compositore nel film interpreta sé stesso. La maggior parte della musica proviene dal suo spettacolo “Political Mother: The Choregrapher’s Cut (2011)”, e la coreografia su cui lavorano i ballerini durante il film deriva da quello spettacolo.
Genere: Azione, Avventura, Commedia
Biglietti disponibili anche online https://www.liveticket.it/cinemateatrorizza
INDICAZIONI PER L'ACCESSO ALLA SALA |
La biglietteria apre 45 minuti prima della proiezione (il lunedì pomeriggio apre alle 16:00, 30 minuti prima).
Nella zona antistante il cinema e la Chiesa di Rizza è disponibile ampio parcheggio gratuito.
Vi ringraziamo per la collaborazione e vi auguriamo una buona visione!
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