Eccoci al 23-esimo e penultimo film in rassegna, Non così vicino, un film con un Tom Hanks bravissimo e, come sempre, straordinario nel comunicare emozioni profonde. Un film in cui ci si può anche ritrovare e commuoversi da guardare tutto d'un fiato.

Vi aspettiamo!

Lo Staff di Cinema Teatro Rizza.

23° film della rassegna Cineforum di Rizza

Non così vicino

Regia:  Marc Foster

Con: Tom Hanks, Mariana Treviño, Rachel Keller, Manuel Garcia-Rulfo, Cameron Britton

Genere: Commedia

Durata: 126 minuti

Date e Orari

Ingresso con tessera Cineforum oppure Biglietto € 6.50 

“Una storia divertente e struggente che racconta come alcune famiglie nascono anche nei luoghi più inaspettati”

SINOSSI

Otto Anderson (Tom Hanks), è un vedovo scontroso, molto fissato con le sue abitudini, rigido e incapace di relazionarsi con gli altri. Se la prende con qualunque persona non rispetti alla lettera i regolamenti. Quando qualcuno entra senza permesso con l'auto nell'area riservata dove c'è anche il suo appartamento o non fa correttamente la raccolta differenziata, ci pensa lui a farglielo notare. Ogni giorno organizza infatti una ronda per controllare se c'è qualcosa che non va. In più non si è mai ripreso dalla morte della moglie Sonya a cui era legatissimo e programma il suicidio in più di un'occasione. A movimentare improvvisamente la sua esistenza c'è l'arrivo di Marisol e del marito che hanno affittato una casa di fronte alla sua. La giovane donna, già madre di due bambine e in attesa del terzo, irrompe come un uragano nella sua vita e tra loro nasce gradualmente un'improbabile amicizia che sconvolgerà il suo mondo e resterà per sempre.

ALL'INIZIO CI FU UN ROMANZO L'UOMO CHE METTEVA IN ORDINE IL MONDO…

Poi arrivò la prima trasposizione cinematografica, Mr. Ove, del 2015 con Rolf Lassgård nel ruolo principale. Per il remake americano, Non così vicino, nel quale è Tom Hanks a prendere volto e ossessioni di Otto Anderson, burbero pensionato rimasto vedovo e ormai in compagnia solo delle sue abitudini al limite del disturbo ossessivo-compulsivo. Il segno del destino che però trasforma l’ossessione per i suoi problemi e distoglie l’attenzione dalla gabbia dell’intimo microcosmo ha però un nome: Marisol, una vicina di casa in dolce attesa che si trasferisce nel tranquillo condominio dove Otto cerca ogni volta la maniera più silenziosa per togliersi la vita. Tutti i tentativi però sono bruscamente interrotti dai nuovi rumorosi vicini, apostrofati perlopiù come idioti anche – e soprattutto – per la loro incapacità di attenersi alle regole non scritte da Otto nella quotidiana e mattutina ispezione del quartiere. Via via, Non così vicino diventa così grottesco, divertente nella sua tragicità dove il brio degli occhi intelligenti di Marisol riesce a tirare fuori l’Otto burbero trasformandolo in benefico in una direzione palindroma: verso sé stesso e verso gli altri, ma anche viceversa, non a caso simboleggiata anche dal suo nome. Il messaggio? Guardarsi dall’esterno può aiutarci ad entrare nelle vite degli altri superando l’interesse per sé, anche perché ad un certo punto bisogna staccare il cordone ombelicale e aprirsi alla vita. Qualsiasi cosa porti. Dopo due Oscar (Philadelphia e Forrest Gump) e almeno quindici film cult, Tom Hanks non aveva certo bisogno di Non così vicino per dimostrare qualcosa, eppure in questa prova a tratti drammaticamente comica, emerge una delle caratteristiche comuni a molti dei suoi personaggi: il modo pacato di cambiare le cose anche quando tutto intorno sembra avverso. A volte ci riesce da solo, qui invece entra in gioco una donna. Anzi, due: oltre a Marisol, la prima è la moglie Sonya, che lo ha lasciato troppo presto in quella che sembra essere la storia d’amore più grande della sua vita, dove un giovane Hanks – interpretato dal figlio Truman – ne fa rivivere attraverso alcuni flashback tutta la poesia. Un film da vedere anche per riflettere su sé stessi…

La parola a Tom Hanks e Rita Wilson

“Il mio Otto non è certamente un super eroe. È un uomo qualsiasi, invisibile ai più; pochi lo conoscono davvero e sanno che può superare il suo carattere spigoloso e la sua tendenza asociale. Le sue fragilità mi ricordano quelle di Forrest Gump”. Tom Hanks è anche co-produttore della pellicola insieme alla moglie Rita Wilson, che molto aveva amato il romanzo: “Ho acquistato immediatamente i diritti dell'opera di Backman, perché mi aveva profondamente toccata per la sua ricchezza di emozioni. Forster le ha perfettamente tradotte in immagini e devo ringraziare anche il grande compositore Thomas Newman che ha regalato una musica perfetta alle giornate dell’anziano Otto”. La stessa Wilson ha contribuito alla colonna sonora, firmando insieme a Sebastián Yatra la canzone originale Til You're Home. “Vivo con la musica dalla mattina alla sera anche se Tom ogni tanto la spegne” Tom continua: “Di Otto mi piace il suo essere semplicemente e senza altre velleità quello che è, un uomo della middle class. È la middle class che ha costruito il nostro Paese con tenace lavoro e senza sfrenate ambizioni. Otto ha conquistato sua moglie, il suo primo amore a scuola e con lei ha costruito la sua famiglia per 35 anni. Non sa vivere dopo la sua morte da solo. Ho adorato il grigio gattone che entra nella casa di Otto e decide, contro il suo inquilino decisamente misantropo, di restarci”.

C'è qualcosa che non apprezza di lui? “Il pessimismo che ha vinto su ogni suo altro elemento del carattere dopo la morte della moglie. Ma sono contento come attore di aver scoperto un ruolo ancora inedito nella mia carriera, meno rassicurante, in cui s'intrecciano acredine, ironia e buoni sentimenti. Alla fine, però la prospettiva è positiva, per questo Non così vicino può anche essere visto come una favola moderna”.

“Sarà sicuramente sconfitto al box office da qualche supereroe o super cattivo” prevede Tom Hanks, “ma io sono proprio contento di averlo portato sul grande schermo e che, forse, ricordi a qualcuno il valore dell’amicizia, della solidarietà tra esseri umani”. “Non è uno spettacolo pirotecnico e di effetti speciali, ma un racconto esistenziale, intimista e con molti riferimenti e analisi sociali sulla comunità in cui vive Otto” racconta la produttrice Rita Wilson. “Mi auguro che il pubblico prenda spunto dal film per cercare di conoscere i propri vicini di casa e uscire dal guscio che la pandemia ha acuito”. “Il cinema mi ha dato una fantastica vita, incontri memorabili, film che ho vissuto con tutto me stesso. Non ho rimpianti, ho fatto tutto ciò che potevo per conquistare i miei sogni e condividere la felicità con chi mi era vicino. E spero di continuare a farlo. Sono grato a tutto ciò che la vita mi ha offerto. Il destino può offrici molto e anche privarci di affetti, presenze importanti, ma la vita deve sempre vincere, dissipare nubi e piano piano anche colmare le perdite. Pensare positivo è il mio motto”.

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Cinema Weekend

Ant-Man and The Wasp: Quantumania

Genere: Azione, Avventura, Commedia

Scott Lang ha salvato il mondo, insieme agli Avengers, poi ha scritto un libro e ora vive di quello. Sua figlia Cassie invece è un’attivista che non ha paura di mettersi nei guai con la polizia. Inoltre è anche un genio della scienza e con l’aiuto di Hank Pym e Hope Van Dyne ha ideato un sistema per sondare il regno quantico. Janet Van Dyne, che della sua lunga prigionia nel regno quantico preferisce non parlare, ne è all’oscuro e quando lo scopre è troppo tardi per fermare Cassie: il suo esperimento finisce per trasportare tutti in questa fantastica dimensione, dove si trova anche… il Conquistatore!

21:00 


18:00 

16:30 e ore 21:00 

20:30 
 

INDICAZIONI PER L'ACCESSO ALLA SALA

La biglietteria apre 45 minuti prima della proiezione (il lunedì pomeriggio apre alle 16:00, 30 minuti prima). 

Nella zona antistante il cinema e la Chiesa di Rizza è disponibile ampio parcheggio gratuito.

Vi ringraziamo per la collaborazione e vi auguriamo una buona visione! 

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