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Tredicesimo appuntamento di Cineforum Rizza con "Siccità", film drammatico del 2022, diretto da Paolo Virzì che torna alla commedia corale con un viaggio mentale e geografico nel cuore di Roma.

Vi aspettiamo.

Lo Staff di Cinema Teatro Rizza.

13° film della rassegna Cineforum di Rizza

Siccità

Regia: Paolo Virzì

Con: Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Elena Lietti, Tommaso Ragno, Claudia Pandolfi

Genere: Drammatico

Durata: 124 minuti

Date e Orari

Ingresso con tessera Cineforum oppure Biglietto € 6.50 

“Una verosimile Roma del futuro in cui l'emergenza idrica ha raggiunto livelli apocalittici”.

SINOSSI

A Roma non piove da tre anni, e la mancanza d'acqua stravolge regole e abitudini dei suoi cittadini. I destini di un autista, un avvocato, un attore e un ex detenuto si intrecciano, mentre lottano per la propria sopravvivenza.

UN FUTURO APOCALITTICO PER VIRZI'

La mancanza di pioggia da tre anni stravolge le abitudini della Capitale, costringendo le autorità a chiudere i rubinetti e varare nuove norme per il razionamento delle scorte: al supermercato è vietato acquistare più di una confezione d’acqua, non si possono innaffiare piante e chi decide di lavare l’auto è passibile di arresto. In questa città infestata di scarafaggi e che muore di sete si muovono diversi personaggi: un avvocato di successo (Vinicio Marchioni) sposato con una cinica dottoressa ospedaliera (Claudia Pandolfi); un sonnolento ex autista di auto blu (Valerio Mastandrea), che adesso è un driver in preda ad allucinazioni; una guardia del corpo rozza (Gabriel Montesi) e la sua protetta (Emanuela Fanelli), figlia di un ricco proprietario di un hotel di lusso. Ci sono poi anche un detenuto di Rebibbia (Silvio Orlando) che evade per sbaglio e vaga in cerca di redenzione; un influencer con un passato da attore di teatro (Tommaso Ragno) che trascura la moglie (Elena Lietti) e deve fare i conti con un figlio ribelle; un ex commerciante in bancarotta (Max Tortora) che scalpita per parlare alla televisione delle sue sventure finanziarie; uno scienziato (Diego Ribon) diventato una star televisiva e che finisce per affascinare una diva del cinema (Monica Bellucci). Esistenze tra di loro apparentemente diverse e distanti, ma che di fronte alla catastrofe ambientale sono destinate a sfiorarsi, toccarsi per poi infine incrociarsi.

Un’umanità desolante e assetata (da una recensione dii Daniele Lombardi - www.anonimacinefili.it)

La cornice di Siccità è davvero un unicum nella cinematografia dei Virzì, ma l’affresco che dipinge l’autore livornese ha invece i colori e le forme della tipica commedia agrodolce che ha animato i suoi film precedenti. Il discorso pubblico e universale sulla crisi idrica si ripiega e si riflette nella quotidianità di personaggi in preda a debolezze interiori e ai fantasmi del passato, restituendo un panorama antropologico di un’umanità volutamente debordante e quasi grottesca.

Pedine “assetate” che si muovono in modo compulsivo, alla ricerca di acqua come anche di affetti, riconoscimenti e attenzioni. Personaggi privilegiati o sfruttati ma sempre fragilissimi, che fanno fatica ad amare o a dire la verità – agli altri o a loro stessi – e sono incapaci ormai persino di comunicare tra di loro, siano essi coniugi, genitori o amanti.

Inoltre, il film induce riflessioni sui meccanismi della comunicazione dei nuovi media (gli influencer), la mitizzazione degli esperti e dei tecnici (lo scienziato che va in tv), la questione delle migrazioni e degli ultimi del mondo (il rifugiato africano che insegna agli italiani come risparmiare acqua).

Negli ultimi minuti il film sprigiona le sue immagini più struggenti, chiudendo vari cerchi narrativi e scoppiando "dentro al cuore", tanto per citare la canzone di Mina che riecheggia durante il film. Forse il ritorno alle origini di un mondo amniotico, con l’acqua che ci nutre e ci conforta, non è così lontano se ognuno fa la sua parte; perché di fronte al tragico siamo tutti coinvolti e connessi, nessuno escluso.

Privilegiati o sfruttati, giovani o vecchi, amati o amanti, poco importa: ci si può salvare solo se ci salviamo tutti. Ecco, Virzì sembra dirci che questa umanità (la nostra, qui ed ora) tanto goffa e disperata non va lasciata indietro, anzi, va abbracciata nella sua interezza, con tutti i suoi limiti, le sue meschinità e i suoi sbagli.

Solo in questo modo ci si può rendere conto di credere ancora un pochino alla redenzione di questo mondo malandato e guardare Siccità per quello che è: un inno all’imperfezione, bellissima e tragica, del genere umano.

Vedi il trailer su YouTube


Duparùn - Estravagario Teatro

Date e Orari

Genere: Commedia teatrale brillante

DUPARÙN è un’originale rivisitazione di un classico di Carlo Goldoni “Il Servitore di due Padroni”.
La storia è nota, il nostro moderno Arlecchino, di nome Gianni, spinto dalla necessità di sopravvivere accetta due lavori nascondendo ai suoi capi l’imbroglio.
Ma anche lui viene coinvolto inconsapevolmente in un’altra messinscena dove una sorella si finge il fratello morto. Rischiando
continuamente di farsi scoprire, Gianni inventa mille scuse per giustificare gli errori in cui inevitabilmente talvolta cade.
Dall’adattamento del testo, dall’improvvisazione degli attori e dalle idee registiche di Alberto Bronzato nasce DUPARÙN che si presenta come una commedia comica, con attori che cadono dalle scale, che sbattono le porte, giocano con battute a doppio senso coinvolgendo anche il pubblico. Una sorta di commedia dell’arte moderna, che strizza l’occhio al varietà musicale, ma anche alla stand-up comedy, quel genere di show umoristico nel quale il protagonista interagisce col pubblico creando un elettrizzante clima di complicità.
Uno spettacolo dove lo spettatore si sentirà a proprio agio e se ne andrà divertito, pronto per passare parola agli amici.
Duparùn è l’antidoto al divano.
Ancora qualche posto disponibile. Compra il tuo biglietto con Liveticket!
 

15:00 e ore 18:00 


 

INDICAZIONI PER L'ACCESSO ALLA SALA

La biglietteria apre 45 minuti prima della proiezione (il lunedì pomeriggio apre alle 16:00, 30 minuti prima). 

Nella zona antistante il cinema e la Chiesa di Rizza è disponibile ampio parcheggio gratuito.

Vi ringraziamo per la collaborazione e vi auguriamo una buona visione! 

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