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Eccoci all'undicesimo appuntamento del cineforum con il film "Quo vadis, Aida?" di cui vi parleremo a breve, ma prima alcune note tecniche per l'accesso in sicurezza alla nostra sala cinematografica.

Per l'ingresso al cinema è sempre necessaria la mascherina FFP2, come da nuove disposizioni di legge. Continuerà ad essere richiesta anche l'esibilizione del green pass rafforzato (ovvero ottenuto per vaccinazione o guarigione) a partire dai 12 anni di età. 

Vi ricordiamo che la sala è igienizzata ad ogni proiezione e che sono previsti percorsi di ingresso e uscita in modo da non creare assembramenti e consentire il distanziamento.

Da parte nostra il consueto impegno per garantire la fruizione degli spettacoli in tutta sicurezza!

Ecco la programmazione dei prossimi giorni! Vi aspettiamo!

Lo Staff di Cinema Teatro Rizza

11° film della rassegna Cineforum di Rizza

Quo vadis, Aida?

Regia: Jasmila Žbanić

Cast: Jasna Ðuricic, Izudin Bajrovic, Boris Ler, Dino Bajrovic, Boris Isakovic.

Genere: Drammatico

Durata: 103 minuti

Date e Orari

Tessere Cineforum oppure Biglietto € 6.50

"Un'opera sulla follia della guerra che è anche una partecipata meditazione sull'imprevedibilità della vita."

SINOSSI

Bosnia, luglio 1995. Aida è un’interprete che lavora con l’Organizzazione delle Nazioni Unite nella cittadina di Srebrenica. Quando l’esercito serbo occupa la città, la sua famiglia è tra le migliaia di cittadini che cercano rifugio nell’accampamento delle Nazioni Unite. Come persona informata sulle trattative, Aida ha accesso a informazioni cruciali per le quali è richiesto il suo ruolo di interprete. Cosa si profila all’orizzonte per la sua famiglia e la sua gente? La salvezza o la morte? Quali passi dovrà intraprendere?
 

Aspettando la proiezione

Il film è ambientato nei giorni successivi al 9 luglio 1995, quando l’esercito serbo guidato da Mladić conquistò la cittadina bosniaca di Srebrenica. Aida, un’insegnante di inglese del liceo cittadino lavora come interprete per i caschi blu dell’Onu e aiuta il contingente olandese, in quel momento a capo della milizia internazionale, a comunicare con i rifugiati che affollano il quartier generale. Al precipitare degli eventi Aida cerca di mettere in salvo la propria famiglia, il marito e i due figli maschi, dai rastrellamenti dell’esercito serbo, che nonostante le rassicurazioni sta assembrando e uccidendo tutti i cittadini maschi fra i 12 e i 77 anni.
 
A sei anni di distanza dall'ultima Regia, la bosniaca Jasmila Žbanić torna dietro la macchina da presa per mettere in scena il massacro di Srebrenica, uno dei più tragici episodi della guerra che negli anni 90 del secolo scorso ha smembrato la Ex-Yugoslavia.
Una visione centrale della memoria e dell'immaginario bosniaco al quale sono stati infatti già dedicati molti titoli cinematografici negli ultimi 25 anni per tornare  sull'infame genocidio perpetrato dall'esercito serbo, comandato dal generale Mladic, per la quale Žbanić  da una parte sceglie di ricostruire fedelmente le ore che lo precedono mettendo in piedi un film dall'incidente piano produttivo - vi sono coinvolti ben 7 Paesi - nel quale gioca un ruolo importante la dimensione della massa impiegata spesso per riempire il quadro e restituire così l'imponente presenza delle oltre 8000 vittime; dall'altra scegliendo il punto di vista di Aida, personaggio di finzione che riveste il ruolo di traduttrice nel campo ONU nel quale cercano di rifugiarsi profughi bosniaci, ma anche e soprattutto quello di moglie e di madre contornato da una dimensione tragica cui contribuisce in maniera decisiva l'interpretazione di Jasna Duričić. Quello di Aida è un personaggio paradigmatico nel cui percorso esistenziale racchiuso il senso di un intero paese costretto a fare i conti prima con una guerra fratricida e poi con una dolorosa quanto necessaria riappacificazione.
 
La ricostruzione storica nel film è meticolosa, accurata. La regista ha studiato la storia di Srebrenica per tutta la vita e si è documentata per anni su ogni particolare. Se Aida e la sua famiglia sono personaggi di fantasia, ogni altra cosa è descritta esattamente come si è svolta. Come i tentennamenti e l’incapacità degli olandesi di gestire la situazione e la messa in evidenza delle conseguenze catastrofiche dovute al totale fallimento dell’Onu nei Balcani. O come l’arroganza di Mladić e dei suoi attendenti, convinti di poter fare qualsiasi cosa del tutto impunemente. E di quanto in fondo il massacro sia stato soprattutto uno strumento: il modo attraverso cui i serbi hanno dimostrato al mondo che nessuno era in grado di fermarli.
Niente come la guerra civile nei Balcani – che, è bene ricordarlo, si è combattuta meno di trent’anni fa e solo qualche centinaio di chilometri di distanza dalle nostre case – è in grado di mostrare i pericoli delle derive sovraniste, del suprematismo etnico e delle politiche razziste quando arrivano a gestire il potere. E niente ci mette allo stesso modo di fronte alla fragilità dei sistemi sovranazionali, della democrazia e dell’idea di pace faticosamente costruita nella seconda parte del Novecento.
 
Quo vadis Aida è un film scevro dalle implicazioni retoriche e capace di toccare i sentimenti ed è quindi un film importante,  ma soprattutto quella di Srebrenica è una storia che non bisogna mai smettere di raccontare.

NOTE DI REGIA

Questo film parla di una donna alle prese con un gioco di guerra tra uomini. Parla di coraggio, amore e resilienza – e anche di quanto può accadere se non riusciamo a reagire tempestivamente ai primi segnali di pericolo. Sono una sopravvissuta della guerra in Bosnia. Un giorno hai tutto, il giorno dopo la maggior parte delle cose che conoscevi non esiste più. Solo perché riteniamo che alcune cose siano inimmaginabili, non significa che non possano accadere.

Jasmila Žbanić

Vedi il Trailer su YouTube

 

Premi
Il film ha ottenuto 1 candidatura agli Oscar, 2 candidature  BAFTA. E' stato premiato agli European Film Awards ottenendo il premio per il miglior regista europeo a Jasmila Zbanic, la miglior attrice europea Jasna Djuricic, nonchè premiato come miglior film europeo.
Ha vinto il premio per il miglior film straniero agli Spirit Awards ed ha ottenuto il premio del pubblico a Rotterdam. 

 

TUTTA LA PROGRAMMAZIONE DAL 15 GENNAIO 2022

20:30 

15:00 e 18:00

16:30 e ore 21:00 

20:30

INDICAZIONI PER L'ACCESSO ALLA SALA

 

Informazioni relative alle modalità di fruizione dei film sulla base della normativa attualmente vigente:

Si invita a seguire le indicazioni della segnaletica orizzontale e verticale predisposta per creare percorsi ordinati ed evitare assembramenti.

E' garantita la pulizia e disinfezione della sala ad ogni utilizzo.

Attenzione: la biglietteria apre 45 minuti prima della proiezione (il lunedì pomeriggio apre alle 16:00, 30 minuti prima). 

Vi ringraziamo per la collaborazione e vi auguriamo una buona visione! 

 

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